La danza è disciplina, lavoro, insegnamento, comunicazione.
La danza, una delle tre arti sceniche principali nell’antichità insieme al teatro e alla musica, si esprime nel movimento dell’umano secondo un piano prestabilito o improvvisato: la coreografia.
Spesso accompagnata da musiche o composizioni sonore, la danza nel linguaggio e nella tradizione della danza popolare può essere chiamata anche ballo.
La danza è la prima espressione artistica del genere umano perché ha come strumento il CORPO.
Ogni movimento non viene eseguito soltanto con braccia e gambe, ma anche con mente e con cuore.
Tutti nella loro vita possono dire di aver ballato perché quest’arte va costruita nel tempo, con pazienza, costanza e determinazione.
La danza, sia nel tempo che nello spazio, si è sviluppata in numerose forme.
Le denominazioni che seguono riguardano per lo più la sua evoluzione come arte dello spettacolo. Se ne possono trovare diversi generi, come la danza Classica, la danza Moderna e quella Contemporanea. La danza Classica o danza accademica si basa sulla cosiddetta “tecnica accademica”, che si è sviluppata a partire dal 1661, quando il re di Francia Luigi XIV fondò a Parigi L’Academie Royal de Danse, con l’intento di organizzare, codificare, diffondere e sviluppare i principi fondamentali di quest’arte. Per questo motivo i passi della danza accademica sono nominati in lingua francese.